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La rovina come pretesto

Continuità e metamorfosi in tre musei ricostruiti

Categoria

Libri

Modalità

In presenza

Organizzato da

Ordine e Fondazione

N° incontri

1

Date e Orari

11/01/2024 18.00 - 19.00

Luogo

Palazzina Reale, piazza della Stazione 50 - Firenze

La rovina come pretesto
Continuità e metamorfosi in tre musei ricostruiti

di Antonio Acocella
Quodlibet Studio, 2021

Presenta il volume l'autore Antonio Acocella insieme a Prof. Fabrizio F. V. Arrigoni, Professore Ordinario in Composizione architettonica e urbana, DiDA Unifi.
Introduce Antonio Salvi, Consigliere Fondazione Architetti Firenze

Abstract del libro

Il volume prende le mosse dalla «vita degli edifici», valutati come opere dell’uomo inscritte nella lunga durata temporale, e dunque testimoni di vicende plurime: fondazioni, usi, abbandoni, trasformazioni, distruzioni, ricostruzioni. All’interno di tale casistica, l’autore ha circoscritto il campo d’indagine a interventi di ricostruzione esemplari, segnali di un felice rapporto fra antico e nuovo. Si tratta di architetture storiche gravemente danneggiate nel corso della Seconda guerra mondiale – l’Alte Pinakothek, il Palazzo Abatellis, il Neues Museum –, sulle quali sono intervenuti noti architetti contemporanei (rispettivamente Hans Döllgast, Carlo Scarpa e David Chipperfield) per restituire funzionalità e immagine alle rovine. La destinazione museale comune alle tre opere non è indifferente alla tematica antico/nuovo, soprattutto se riguardata attraverso il fattore del tempo, che mette in confronto dialettico l’architettura e gli oggetti esposti. Il museo nasce infatti come eterotopia spazio-temporale, luogo basato sulla raccolta e sull’avvicinamento spaziale di artefatti di tempi molteplici. Il senso critico di questa analisi comparata è chiaramente espresso da Massimo Carmassi nell’introduzione: «riteniamo che l’aggiornamento delle norme sul restauro debba derivare dall’analisi e dallo studio di un grande numero di esempi contemporanei, la cui prassi di intervento progettuale sembra privilegiare la spettacolarità del nuovo piuttosto che la conservazione del patrimonio».
Gli interventi selezionati risultano infatti paradigmatici perché, invece di cercare di risolvere il manufatto architettonico mutilo in un’entità pacificata da un intervento conclusivo, volto al ristabilimento di una presunta facies originaria, agiscono su edifici «morti» restituendo loro una nuova vitalità. Tale vitalità è il risultato della tensione generata da calcolati scarti linguistici, formali e materici: equilibrate dissonanze che restituiscono un’immagine della fabbrica architettonica quale opera aperta, testualità affatto preclusa a diverse ri-letture e ri-scritture.

Info e crediti

L'incontro si inserisce nel progetto ‘Serie continua’, il ciclo di presentazione di libri, a tema architettura, in Palazzina Reale.
In ciascun incontro l’autore presenta il proprio libro o rivista, attraverso un dibattito che tocca l’attualità, insieme a professori universitari, architetti, saggisti ed esperti.

1 CFP in autocerticazione per gli architetti iscritti a Firenze.

Tutte le presentazioni sono aperte alla cittadinanza e gratuite.

Gli incontri si svolgono nella sala corsi, al primo piano della Palazzina Reale, dalle ore 18.00 alle 19.00. Non è necessaria l’iscrizione.

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