Mauro Bolognini

Architetture di passaggio, disegni dalla Scuola di architettura di Firenze 1926 - 1949

Biografia

Pistoia 1922 - Roma 2001

Dopo aver frequentato a Pistoia il liceo classico, si iscrive nel 1942 alla Facoltà di Architettura di Firenze, sostenendo diversi esami fra il 1942 e il 1945. (Archivio storico dell’università degli studi di Firenze, sezione studenti f. 2678, n. 52779).

Stando a quello che lui stesso dichiara, questo periodo non è privo di influenze sulla sua successiva attività di cineasta:

L’architettura che si studiava a Firenze era un’architettura un po’ fuori dal tempo: avevamo persino materie che non esistevano nelle facoltà delle altre città italiane, per esempio le materie decorative, il nudo, il disegno dal vero [...] Cioè l’osservazione delle cose, delle persone, degli alberi [...] Dunque in un certo senso gli studi di architettura sono stati importantissimi per me. Forse se li avessi fatti in un’altra città sarebbe stato diverso. A Firenze, almeno per i primi anni, si era lontani dal cemento armato [...] infatti la facoltà di Firenze era molto criticata, era considerata una facoltà del XIX secolo.”

Sono gli anni in cui conosce Franco Zeffirelli, che frequenta la stessa facoltà, ed è con lui che segue il corso di “Elementi di Architettura e Rilievo dei Monumenti”, tenuto da Italo Gamberini, che li annovera fra gli allievi più dotati, ai quali era stato assegnato il rilievo della galleria degli Occhi di Palazzo Pitti. Gamberrini annota come facessero a gara

a inventare nuove tecniche, alcune delle quali si rifacevano agli originali di Michelangelo, di Fra Giocondo e del Desio.”

Di questo periodo rimane anche un ricordo dell’architetto Vittorio Giorgini, all’epoca amico e compagno di studi:

Erano i primi anni di università, nel dopoguerra, e si era creato un bel gruppo, con Bigongiari, Borsi, Koenig, Treves, Bolognini, Bianchini, Zeffirelli.

Nel 1946 però, affascinato dal mondo del cinema, Bolognini interrompe gli studi universitari e con Zeffirellii e Piero Tosi si trasferisce a Roma, dove qualche anno più tardi viene raggiunto anche dal fratello Manolo.

Nonostante tutto, come osserva Andrea Pergolari la Facoltà di Architettura di Firenze lascia in Bolognini “ un segno nella sua formazione visiva, estetica, di gusto”, tanto che nel 1948 inizia a frequentare le lezioni di Scenografia del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Non sembra un caso anche il fatto che nel 1972, ormai regista affermato scelga come protagonista del suo film drammatico Imputazione di omicidio per uno studente proprio uno studente di architettura,coinvolto nell’aspro clima delle contestazioni studentesche che da Architettura nascono nel periodo.

L’amicizia fra i quattro toscani, Bolognini e Zeffirelli divenuti registi, Tosi costumista e Manolo produttore, che dura per circa 65 anni, è stata narrata nel 2023 da Carlotta Bolognini, figlia di Manolo e da Fabio Luigi Lionello, in un docufilm intitolato “Compagni d’Arte”.

Bibliografia

Gamberini,, Storia dell’Insegnamento di Elementi di Architettura e Rilievo dei Monumenti nella Facoltà di Architettura di Firenze, Firenze 1961, pp 14-16.

Berenice (J. Baldini), Presi a volo, Pistoia 1974.

J. A. Gili, Le cinèma italien, 1978, p. 83.

Berenice (J. Baldini), Pistoia e i pistoiesi, Pistoia 2009.

Pergolari, Le belle architetture hanno fatto il loro tempo: il cinema di Mauro Bolognini, Roma 2022.

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