1 – 7 febbraio 2022

Data

07/02/2022

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Rassegna stampa

Piano tavolini Firenze

Sul Corriere Fiorentino

del 1 febbraio si legge: “Un auto emendamento della giunta, 45 minuti di illustrazione da parte dell’assessore Federico Gianassi sui cambiamenti introdotti a iniziare dalla scomparsa del controverso comma sul permesso dei condomini per i tavolini che ostacolassero l’ingresso degli immobili, la richiesta di rinvio del voto - bocciata dalla maggioranza - e una maratona finita nella serata. Il nuovo regolamento straordinario per tavolini e sedie solo per bar e ristoranti all’aperto a causa della pandemia ieri ha visto il Comune togliere dal tavolo il rischio di contenziosi tra esercenti e residenti, l’assessore Gianassi rivendicare con orgoglio il ‘punto di equilibrio tra esigenze di residenti e esercenti, prevenendo le eccessive concentrazioni di occupazioni’ e la maggioranza che ha difeso il regolamento. La lunga discussione - il sì è arrivato nella notte - è stata aperta dall’assessore allo sviluppo economico Gianassi che ha annunciato le modifiche introdotte dopo aver tenuto conto del dibattito cittadino e dei 43 emendamenti presentati dalle opposizioni e rivendicato il lavoro fatto da settembre a oggi sul nuovo regolamento che varrà dal 21 marzo al 6 novembre, cioè tre settimane più del previsto. Il regolamento prevede che il suolo pubblico sia a pagamento, introduce regole più severe per l’area del centro (un solo posto auto può essere occupato, contro i due delle aree non Unesco), sanzioni più stringenti e alcune strade vietate ai tavolini, cui è stata aggiunta Borgo San Lorenzo”.

 

Riqualificazione Campo di Marte

Si legge sul Corriere Fiorentino del 3 febbraio, con un riferimento anche al presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Pier Matteo Fagnoni: “Trovare le coperture economiche per portare in fondo l’intero progetto di riqualificazione di Campo di Marte, anche senza i soldi di Rocco Commisso. E’ questo il piano B a cui sta lavorando Palazzo Vecchio, che da un lato spera che quello del presidente viola sia solo uno sfogo, ma dall’altro continua ad andare avanti per la sua strada. I soldi del Pnrr per il Franchi infatti ci sono, t anto che i 95 milioni arrivati dal Ministero della Cultura sono già stato inseriti nel bilancio chiuso proprio martedì scorso. Sottotraccia intanto la diplomazia è al lavoro, tanto che sono già stati diversi gli incontri tra lo stesso Nardella e il dg viola Joe Barone: tra i due si è discusso del rinnovo della convenzione sullo stadio senza mai entrare troppo nel merito dell’area commerciale, perché il club vuole prima conoscere i dettagli del progetto e poi semmai esporli in pubblico. (…). E’ di ieri intanto la notizia che gli elaboratori degli 8 finalisti del bando di riqualificazione dello stadio, sono arrivati in Comune. (…) I documenti - tra cui tavole con elaborati grafici, relazioni sulla valutazione di impatto sul patrimonio, stime dei costi e cronoprogramma - saranno trasmessi alla commissione di esperti che ha in programma di riunirsi il 2,3 e 4 marzo. Sarà, quello, il passaggio decisivo per scegliere il progetto vincitore. Tra un mese insomma si sapranno molte cose: chi avrà vinto, qual è il reale progetto sul Franchi, dove verranno previste e quanto saranno grandi le aree commerciali da proporre a Commisso e se e quando la Fiorentina (‘Ritengo quasi impossibile che la squadra non abbandoni lo stadio durante i lavori’, confessò al Corriere Fiorentino

il presidente dell’Ordine degli Architetti Pier Matteo Fagnoni) dovrà traslocare per giocare”.

 

Viola Park

Su legge su La Nazione

del 3 febbraio a proposito del nuovo centro sportivo della Fiorentina. “Nello sfogo a 360 gradi di Commisso, c’è posto anche per il Viola Park. Il cantiere del quartier generale viola viaggia spedito ma la giungla delle autorizzazioni è sempre in agguato. (…) Per prevenire l’artificializzazione del suolo è stata negata alla Fiorentina la possibilità di modificare, rispetto al progetto originario, la conformazione dei dieci campi. Trovando uno sbarramento per il sintetico. Il progetto originario prevede infatti che dei dieci campi che sorgeranno a Bagno a Ripoli, otto siano realizzati in erba vera. Due, invece, quelli sintetici. Ma oggi, l’erba artificiale sta andando a sostituire quella naturale. I pregi di questi nuovi fondi comprendono la facilità della manutenzione. Il fatto che molte squadre (anche professionistiche) si stiano convertendo a questa superficie, aveva suggerito alla Fiorentina di ampliare i sintetici, salendo a cinque su dieci. Ma, come detto, l’autorità si è messa di traverso. Non solo: tra le ‘prescrizioni’ di carattere paesaggistico anche quella (che fa sorridere) riguardo alle righe del rettangolo di gioco. Uno dei dieci campi, per la sua esposizione, dovrà infatti avere delle linee ‘mobili’. Non fisse, insomma: da tracciare prima di una partita ed essere cancellate subito dopo”.

 

Aeroporto Firenze

Su Repubblica del 1 febbraio si legge: “Sarà la terra a comandare sul cielo. Purché a terra istituzioni e Comuni che da anni si accapigliano sulla pista dell’aeroporto di Peretola trovino una mediazione possibile, si mettano d’accordo e prendano una decisione definitiva, l’autorità del cielo collaborerà. Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) che nel 2013 decretò che la pista sarebbe stata di 2.400 o non sarebbe stata, a quel 2.200 metri che non dispiacerebbero a Regione e Comune come compromesso della pace tra Firenze e i comuni della Piana ostili alla pista. ‘Purché si decida unitariamente e presto’, dice il presidente Enac Luigi Di Palma. Presto è parola audace nella telenovela della pista. Ma ‘entro sei mesi dobbiamo fare il nuovo piano nazionale degli aeroporti e ci devono essere o una decisione o nuove scelte’, spiega Di Palma. ‘Enac - continua - nasce con l’idea del rispetto per il territorio che come ente tecnico non vogliamo sopravanzare’”. Su Repubblica del 5 febbraio un aggiornamento: “Non solo più corta, di 2200 anziché 2400 metri, ma anche leggermente obliqua rispetto all’autostrada. Qualcosa di simile alla vecchia ipotesi ’19.27’ ma non proprio: un tracciato da studiare come unica cosa al momento certa avrebbe l’orientamento dai margini dell’area di Castello verso Case Passerini, dove secondo i piani sfumati di un paio di classi dirigenti avrebbe dovuto sorgere l’incerenitore. E tanti saluti alla temutissima pista parallela all’A11, che ha tenuto banco per tutta l’era renziana prima di essere bocciata dal Consiglio di Stato per il procedimento sbagliato. Un clamoroso ritorno al futuro salta ora fuori sulla nuova pista dall’aeroporto di Peretola, di cui si discute da 30-40 anni”. Sul Corriere Fiorentino del 6 febbraio le parole del governatore della Toscana Eugenio Giani che dice: “Pista obliqua, metto tutti d’accordo. Pisa deve essere il primo scalo, Firenze un city airport

ottimale. Rispetto al passato cambia che io sono per il dialogo”.

 

Stazione Santa Maria Novella Firenze

Su Repubblica del 2 febbraio si legge: “E’ una foto che gli piomba sul cellulare a scatenare il sindaco mentre è in giunta ieri mattina: ‘Ragazzi ma alla stazione siamo ancora a questo punto?’, si infervora Dario Nardella scuotendo gli assessori. ‘Abbiamo riunioni e incontri fissati proprio in questi giorni’, prova a frenare l’ira la vicesindaco Alessia Bettini. Ma nulla, quello scempio infinito non gli va giù. L’ingresso del capolavoro di Michelucci imbalsamato tra teli penzoloni e impalcature spinge il sindaco ad una nuova intemerata dopo la sparata di un mese fa: ‘Questo è lo scempio del cantiere della stazione di Santa Maria Novella. Da due anni in queste condizioni. Lavori fermi e nessuna data certa sulla ripresa nonostante i ripetuti solleciti a società Grandi Stazioni e Fs’, twitta prima solleticando centinaia di commenti. (…) Ma le Ferrovie ribattono serafiche in serata, rimandando la palla in corner: ‘Tutto prosegue secondo programma. Il 9 sopralluogo fissato con Bettini, il 15 con la Soprintendenza, che dovrà autorizzare passo passo. Si finisce a settembre’, è la tesi. Quasi una frecciata alla Soprintendenza: ‘Dovete chiederlo a loro perché i lavori sono fermi’, ribatte però il soprintendente Andrea Pessina”.

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