17 – 23 gennaio 2023

Data

27/01/2023

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Rassegna stampa

Loggia Isozaki

Su tutti i quotidiani si trovano, il 20 gennaio, articoli relativi all’Ordine degli Architetti e alla loggia Isozaki. Su Repubblica

si legge: “Basta polemica, la loggia Isozaki si faccia senza più nessun ‘se’, né ‘ma’. E’ un appello accorato quello rivolto al sindaco Dario Nardella e al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano da un gruppo eterogeneo di ‘addetti ai lavori’ come l’Ance, l’Ordine e la Fondazione Architetti di Firenze, la Fondazione Michelucci, preoccupati della piega che sta prendendo la vicenda del progetto per l’uscita delle Gallerie degli Uffizi. (…) Ieri, a sorpresa, Nardella ha deciso di rimettere la palla al centro: ‘A Sangiuliano e Sgarbi ho garantito la nostra collaborazione’, ha detto il sindaco”. Sul tema ha risposto, il 21 gennaio, il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano. “Leggo sui giornali che l'Ordine degli architetti mi rivolge un appello: io li rispetto, svolgono un lavoro importante, sono pronto a dialogare anche con loro. Ma a loro domando: in questi 23 anni a chi l'hanno detto? L'Ance, l'associazione dei costruttori, un altro interlocutore importante, in questi 23 anni che ha detto? Quanto sarebbe costato nel 1999 fare la loggia di Isozaki e quanto costerebbe oggi? Evidentemente bisogna fare delle valutazioni che sono valutazioni tecniche. Quello che sto dicendo non esprime una posizione perché io un'idea ancora non l'ho definita perché la devo studiare, la devo valutare correttamente”.

 

Piano operativo

Su Repubblica

del 17 gennaio si legge: “E’ cominciato il lungo iter del nuovo Piano operativo comunale (Poc) presentato la settimana scorsa dal sindaco Dario Nardella e dall’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re. La partenza è stata con tutte le commissioni riunite nel Salone dei Duecento, con Del Re a esporre il piano ai consiglieri comunali. Tre ore di dibattito concluse con le osservazioni e le contestazioni delle opposizioni. ‘Il nuovo Piano operativo è di sinistra’, esclama Del Re, alludendo, tra le altre cose, alla lotta alle rendite di posizione e al 20% delle camere degli studentati destinato agli studenti bisognosi dell’Università di Firenze. Alla conclusone dell’esame nelle singole commissioni ci sarà un primo voto del Consiglio comunale a fine febbraio: in caso di approvazione si riaprirà un confronto di 60 giorni dove poter presentare osservazioni. Subito dopo l’eventuale approvazione in Consiglio le schede del Pop saranno rese pubbliche, fruibili anche dai singoli cittadini che potranno così esaminarle e proporre le eventuali proposte. Infine un altro parere della Giunta e poi il via libera definitivo del Consiglio comunale in un percorso che richiederà tutto il 2023”.

 

Stop diesel euro 5 Firenze

Su Repubblica

del 18 gennaio si legge: “Diesel euro 5, trattativa Regione-Palazzo Vecchio. A un mese e mezzo dall’entrata in vigore della delibera anti smog regionale che vieterebbe la circolazione sui viali e in Ztl dei veicoli diesel immatricolati fino al settembre 2015 il Comune lancia l’allarme: si bloccherebbero oltre 17mila veicoli solo tra quelli registrati a Firenze, più quelli registrati a Firenze, più quelli provenienti da fuori città, impossibile costringere in così poco tempo le persone a cambiare macchina, è la linea di preoccupazione del Comune. E’ lo stesso Dario Nardella a rivolgersi al governatore Eugenio Giani per invocare un rinvio del divieto fissato dal primo marzo. (…) Il governatore Giani apre al dialogo. E anche l’assessore Monia Monni si dice pronta ad ascoltare il piano che Nardella proporrà”.

 

Stadio Artemio Franchi Firenze

Sul Corriere Fiorentino del 18 gennaio si legge: “Sono ben 39 i soggetti invitati a esprimere un parere sul progetto definitivo della riqualificazione dello stadio Franchi nella conferenza dei servizi che Palazzo Vecchio ha convocato per il 25 gennaio prossimo, e che si chiuderà a marzo. Sul tavolo tante questioni, ad iniziare dal tetto fotovoltaico del Franchi su cui la soprintendenza ha chiesto di agire per un minor impatto visivo sul panorama e dalle colline circostanti”. Su La Nazione del 19 gennaio si trova un’intervista a Mario Cucinella. “La copertura - dice - è un elemento identitaria del progetto e non sarà modificata. Si è trattato unicamente di approfondire gli studi sulla scelta dei materiali. Arup ha un centro di ricerca internazionale che si occupa di questo. Oggi esistono molte varietà di materiali opalini, antiriflesso. Anche perché problemi di questo genere non emergono solamente da qui”. Cucinella ha detto che “gran parte di quest’anno sarà dedicata alle progettazioni, alle gare e alla burocrazia. Presto sarà consegnato il progetto definitivo del restyling dello stadio Franchi, poi partiranno l’appalto integrato per i lavori e il progetto esecutivo. A seguire partiamo noi”.

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