17 – 23 maggio 2022

Data

23/05/2022

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Rassegna stampa

Sottopasso Santa Maria Novella Firenze

Si legge su Repubblica

del 20 maggio: “Da semplice tunnel di passaggio, a luogo di aggregazione ed esperienze culturali. Parte il restyling del sottopasso della Stazione, nel settore (1500 mq, di cui 560 occupati da negozi) ceduto nel 2012 dal Comune al gruppo Ad Casa che ha fino ad oggi beneficiato delle rendite commerciali. Scadute le concessioni nel 2020, e liberati i fondi dai vecchi esercizi, Ad ha messo mano a un progetto di riqualificazione, già approvato, per 6 mesi di lavori al via a inizio giugno. A Natale l’area, di proprietà privata, ma con mille metri quadrati di percorso aperto a tutti e dunque di fatto ‘anche pubblica’, ‘tornerà alla città con un ruolo da protagonista, come un prestigioso biglietto da visita’, ha detto l’ad di Ad Casa Andrea Duranti”. Sempre nell’area stazione, come riportano i quotidiani il 21 maggio, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato l’invio a Firenze di 60 agenti, anche a seguito dell’episodio dei colpi di pistola alle Cascine.

 

Studentato ex caserma Lupi di Toscana

Sul Corriere Fiorentino

del 18 maggio si legge: “Una torre e un edificio in linea per alloggi per studenti, con spazi comuni di socializzazione, costruiti ex novo demolendo gli edifici oggi presenti in quel pezzo di area, grazie a 12 milioni di euro che Palazzo Vecchio chiede al Pnrr. E’ la richiesta di Nardella per realizzare un nuovo studentato comunale ai Lupi di Toscana, la gigantesca ex caserma su cui nascerà un nuovo quartiere. Con l’obiettivo di dare una risposta alle esigenze degli studenti che non hanno reddito alto e non possono pagarsi i posti allo Student Hotel e al Camplus o nelle altre strutture già nate o previste in città, che nei mesi scorsi erano finite nella polemica per la loro vocazione turistica. Il progetto dei Lupi di Toscana prevede 55 camere singole, 19 camere doppie e 21 mini alloggi, con due aule studio, sale riunioni, sala gioco, locale fitness, sala video e musica ed emeroteca, il 60% dei posti sarà destinato a studenti capaci e meritevoli. La candidatura ha avuto il via libera della giunta su proposta del sindaco Dario Nardella e dell’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re e l’intervento riguarderà 2800 mq, 1200 nell’area dell’ex caserma e 1600 in area privata sulla quale c’è già il vincolo di esproprio per pubblica utilità. La torre sarà di otto piani, con servizi collettivi al piano terra e al primo piano e aree giorno/cucina ai piani superiori, mentre l’altro edificio sarà di tre piani, con al primo e secondo le camere singole e doppie e i servizi di piano terra”.

 

Odeon Firenze

Si legge su La Nazione

del 21 maggio: “Appelli e controappelli, ma con lo stesso identico scopo dichiarato: salvare il cinema Odeon. La querelle è nata in seguito al progetto presentato dalla famiglia Germani, proprietaria del locale, insieme a Giunti Editore, per trasformare il cinema di piazza Strozzi in un luogo polifunzionale, con una libreria, spazi di studio, lettura e convivialità. Ma cosa rimarrà della storica sala cinematografica quando tutto ciò sarà realizzato? Se lo sono domandato i firmati della petizione, con la quale si chiede di garantire ‘pubblicamente che l’integrità e l’estetica del cinema Odeon saranno rispettate, che la platea e la galleria non saranno alterate o ridimensionate, e che non saranno inserite nella sala strutture che ne modifichino il fascio, l’identità storica e la funzione cinematografica’. A firmare in difesa della sala realizzata da Alfonso Coppedè e Marcello Piacentini, sono stati 48 operatori della cultura e del cinema di Firenze, da Serra Yilmaz e Drusilla Foer, con un appello al presidente della Toscana Eugenio Giani, al sindaco Dario Nardella, alla proprietaria dell’Odeon Gloria Germani, all’d di Giunti editore Martino Montanarini e al soprintendente Andrea Pessina”.

 

Parco San Bartolo Firenze

Sul Corriere Fiorentino

del 19 maggio si legge: “Oltre quattro ettari di terreno, con 150 alberi - a cui se ne aggiungeranno altri 100 - tra cipressi, tigli, aceri e olmi. Un’area che fa raggiungere a Firenze la media di 23 metri quadri di verde a cittadino. Il nuovo parco pubblico del Cavallaccio ha una vocazione fortemente sportiva. Ecco così un campo da street basket, uno da volley in erba naturale, due tavoli da ping pong, un’area attrezzi con fitness e una pista da ballo. Un’operazione da 600mila euro”.

 

Grattacielo a Firenze le dichiarazioni di Ordine Architetti Firenze

Su Repubblica

del 19 maggio si trovano le dichiarazioni del consigliere OAF Lapo Galluzzi a proposito del dibattito cittadino sulla realizzazione di un grattacielo nella Firenze del 2050. “L’Ordine degli architetti - si legge - si mostra cauto: ‘Un grattacielo in città potrebbe essere una mossa azzardata’, avverte Lapo Galluzzi. Ma non è un no netto: ‘Non siamo contrari a prescindere alla sperimentazione, sia tecnologica che culturale, però bisogna farlo nel pieno rispetto del paesaggio. E’ anche vero che molto spesso si tende a confondere città con centro storico e non sono la stessa cosa, soprattutto in una visione metropolitana della città. Sicuramente per un grattacielo si dovrà passare dal consenso dei cittadini, la decisione coinvolge tutti’, dice Galluzzi a nome della categoria”. Le idee della giunta fiorentina erano state raccontate su Repubblica del 18 maggio: “Un grattacielo nello skyline di Firenze. Un Arno devo sia possibile fare il bagno. L’ambizione di una città che riesca ad includere in percorsi di accoglienza tutti i senza fissa dimora. E che riesca a mettere in campo anche uno strumento innovativo per garantire qualità della vita ai residenti: una specie di ‘misuratore del tempo’ rubato ai fiorentini, nel traffico come per la burocrazia, di modo da provare a restituirglielo anno dopo anno con azioni amministrative e provvedimenti politici”.

 

Ferrovie

Su La Nazione del 17 maggio si legge: “Nove miliardi di investimenti in Toscana e buona parte di questi concentrati proprio sull’area fiorentina. E’ il piano industriale 2022-2031 del gruppo Ferrovie dello Stato che prevede anche una profonda ridefinizione della governance

e una nuova struttura organizzativa. Il piano, che su tutta la penisola vale più di 190 miliardi di euro, è stato presentato ieri a Roma, dalla presidente di Fs Italiane, Nicoletta Giadrossi e dall’Amministratore Delegato Luigi Ferraris. L’obiettivo è particolarmente importante in questa fase di ripartenza che ha bisogno proprio delle infrastrutture per decollare. Il Piano infatti si propone di dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei tempi previsti; favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato; incrementare, fino a raddoppiare rispetto al 2019, il trasporto merci su ferro; rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili, integrate efficacemente fra loro e resilienti, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra nord e sud del Paese; aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti rinnovabili e contribuire, anche in questo campo, alla transizione ecologica”.

 

Aeroporto Firenze

Sul Corriere Fiorentino

del 17 maggio troviamo le parole del presidente della Regione Eugenio Giani a proposito dell’aeroporto: “Sono ottimista: c’è un maggior consenso rispetto al passato e credo che la nuova pista dell’aeroporto Vespucci possa essere approvata, in tempi brevi”. Giani ha spiegato che “il fronte del no dei sindaci si è assottigliato”. Su Repubblica, sempre del 17 maggio, si trovano le parole del presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini: “Mi sembra importante che si riapra la discussione su un punto di mediazione che potrebbe portare finalmente a una decisione”.

 

Infrastrutture Firenze

Sul Sole 24 Ore

del 18 maggio si legge: “Per una città storica e ammirata dal mondo, affrontare le trasformazioni infrastrutturali è sempre complicato. Nel caso di Firenze lo è ancora di più. (…). Sul tavolo c’è un poker di grandi opere che valgono 3,5 miliardi di euro e che puntano a migliorare mobilità, inquinamento, vivibilità e dunque attrattività: la stazione dell’alta velocità firmata da Norman Foster; altre cinque linee del tram, da aggiungere alle tre esistenti; la terza corsia Pistoia-Firenze dell’autostrada A11 con lo svincolo di Peretola; la nuova pista dell’aeroporto (…). Sempre sul quotidiano si trovano le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Il progetto più qualificante, quello che modificherà per sempre la mobilità cittadina, è l’estensione delle rete delle tramvie. Abbiamo già realizzato tre linee che raggiungono Scandicci, Careggi e l’aeroporto, ne costruiremo altre verso Bagno a Ripoli e Rovezzano e verso le Piagge e Campi Bisenzio, più la variante al centro storico. E sperimenteremo per primi il tram a batteria. (…) L’accordo fatto con Ferrovie indica la ripresa dei lavori in settembre. La nuova trivella che scaverà il tunnel è arrivata, ma ora circolano voci su un possibile slittamento di altri tre mesi. Questo non deve succedere. Le Ferrovie devono rispettare gli impegni. Mi sembra che nelle attività del Gruppo Fs Firenze, che è la terza città italiana per traffico passeggeri, sia stata decisamente trascurata, compreso il restyling di Santa Maria Novella”. Sull’aeroporto “speriamo che sia davvero la volta buona, partendo dal nuovo progetto di Enac e di Toscana Aeroporti che va incontro alle richieste dei Comuni dell’area metropolitana, Sesto Fiorentino e Prato”.

 

Fi-Pi-Li

Sul Tirreno del 19 maggio troviamo le parole del presidente della Regione Eugenio Giani a proposito della Fi-Pi-Li. “Si realizzerà la terza corsia, dove possibile - si legge -. Altrimenti ci si accontenterà di ampliare le carreggiate esistenti, se non ci sarà spazio per una terza corsia. L’obiettivo della Regione, comunque, sarà di non avere più code chilometriche in Fi-Pi-Li causate dai cantieri pubblici. Di non dover più ridursi a concentrare il traffico in una sola carreggiata per poter eseguire la manutenzione anche solo ordinaria della superstrada”.

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