24 – 30 maggio 2022

Data

30/05/2022

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Rassegna stampa

Architetti Firenze

Su La Nazione e Il Tirreno

del 24 maggio si trovano approfondimenti sulla nuova facciata dello stabilimento Graziella & Braccialini, grazie al concorso dell’Ordine degli Architetti. Si legge su La Nazione: “Dal feng shui al bronzo. Cambio radicale di filosofia per la facciata di Braccialini, l’insediamento produttivo lungo l’autostrada, di fronte a quello di Gucci. La vecchia proprietà della griffe, guidata da Carla Braccialini e famiglia aveva puntato tutto sulla naturalità, realizzando una facciata ‘verde’ fatta di piante, appena decise di acquistare la nuova sede per spostarsi da Pontassieve al distretto delle griffe. Ora il gruppo Graziella, nuovo proprietario del marchio, acquistato qualche anno fa al termine di una lunga vertenza di lavoro, ha deciso di cambiare look. E ha scelto una facciata color bronzo e tridimensionale, arrivata al termine del concorso di idee promosso da Ordine e Fondazione Architetti, che è stato vinto dagli under 30 anni Tommaso Ciani, Iacopo Farolfi, Leonardo Caraffini e Thomas Franci. Completano il quadro un nuovo sistema di illuminazione a led disposto in modo da gettare i fasci di luce dal basso verso l’alto”. Su La Nazione del 29 maggio si legge: “Ordine e Fondazione Architetti di Firenze, col Dipartimento Dida, hanno ricordato al Teatro della Compagnia, Adolfo Natalini, figura tra le più importanti dell’architettura italiana”.

 

Stop ai vincoli per il fotovoltaico

Su La Nazione del 24 maggio si legge: “‘Con il Pnrr per Firenze e la Città metropolitana abbiamo già progetti finanziati per un totale di 774 milioni di euro, assegnati attraverso i vari bandi predisposti dai ministeri. Abbiamo presentato altri progetto per altri 100 milioni per bandi già pubblicati e sono in preparazione progetti per altri 100 milioni: ci avviciniamo complessivamente al miliardo di euro di progetti’. Il sindaco Dario Nardella ieri a ‘Italia Domani’ ha fatto il punto della situazione e ne ha approfittato anche per lanciare un provvedimento che la sua giunta varerà oggi: via tutti i vincoli comunali che strozzano il fotovoltaico. Una svolta sulle aree fuori dal centro. ‘Approveremo una delibera con la quale azzeriamo tutte le autorizzazioni e i vincoli comunali per mettere pannelli fotovoltaici, e impianti per questo tipo. Proviamo a dare il buon esempio, ma lo Stato deve fare la sua parte, semplificare in modo radicale, perché questa è la riforma delle riforme, se non vogliamo che il Pnrr fallisca’. Poi Nardella mostra una cartina che si è fatto preparare dagli uffici di Palazzo Vecchio: ‘Si parla a Bruxelles di Repower Eu, un grande piano per potenziare l’installazione di impianti fotovoltaici, di pannelli solari, ma a Firenze la gran parte delle zone è a vincolo paesaggistico. Vuol dire che se ho un capannone in queste zone, o in un’area industriale, per mettere un pannello solare devo sottostare a tutte le procedure legate al nulla osta paesaggistico, con tutto quello che ne consegue. Ecco perché credo che l’Italia, con coraggio, debba eliminare totalmente in tutte le zone industriali il vincolo paesaggistico per non andare in default

”.

Anche il Presidente dell'Ordine Pier Matteo Fagnoni è intervenuto su questo tema a Controradio il 24 maggio.

 

Stadio Artemio Franchi Firenze

Su Repubblica

del 26 maggio si legge: “Venti giorni decisivi per il nuovo Franchi. Entro metà giugno il gruppo Arup, vincitore del concorso internazionale, dovrà presentare il progetto di fattibilità per il nuovo stadio. Il passaggio formale è molto importante perché dare una prima, importante, chiave di lettura per tutta l’opera, sicuramente più incisiva rispetto al modello visto a Palazzo Vecchio il giorno della proclamazione dello studio vincitore. All’interno del progetto di fattibilità dovranno essere inseriti infatti tanti aspetti: i tempi della realizzazione, i costi computati non solo stimati, il piano di fattibilità, il rispetto dei vincoli paesaggistici, come si integreranno i nuovi posti con i vecchi e altre situazioni che serviranno anche alla stessa Fiorentina per farsi un’idea più approfondita del progetto”.

 

Scudo Verde Firenze

Sul Corriere Fiorentino

del 24 maggio si legge: “Bus e tramvie gratis per gli studenti di tutta la provincia con i soldi che arriveranno da circa 15 milioni di euro di pedaggio garantito dallo scudo verde. L’altolà dei sindaci e delle categorie economiche spinge Palazzo Vecchio a tendere una mano ai Comuni della cintura metropolitana per ottenere l’ok alla ‘barriera green’ che entrerà in funzione a fasi a partire dall’estate del 2023. ‘La mia idea? Le risorse che raccoglieremo con lo scudo verde, filtrando i veicoli inquinanti, le metteremo tutte sul trasporto pubblico per consentire agli studenti della Città metropolitana di Firenze di viaggiare gratis sui mezzi pubblici’, annuncia ieri il sindaco Dario Nardella. ‘Sarebbe una grandissima azione di civiltà: l’ho visto in molti atri Paesi europei, penso all’Olanda, dove gli studenti viaggiano gratis sui mezzi pubblici. E io lo voglio fare nella Città metropolitana di Firenze, per tutti i 41 Comuni’, aggiunge Nardella”.

 

Tavolini Firenze

Sul Corriere Fiorentino del 24 maggio si legge: “L’invasone dei tavolini all’aperto delle ultime due estati stavolta non ci sarà. La conferma è arrivata ieri in Consiglio comunale. L’assessore al commercio Federico Gianassi ha infatti risposto ad un question time

del consigliere leghista Federico Bussolin, facendo sapere come in totale le richieste di occupazione del suolo pubblico straordinario e temporaneo siano state circa 650. Il termine ultimo per le domande era il 30 aprile. Rispetto alle 540 richieste che erano arrivate a pochi giorni dalla scadenza, le domande hanno dunque avuto un rialzo nell’ultima settimana disponibile per le autorizzazioni. Nel merito, sono 350 in centro storico e 300 fuori dalle mura. Numeri ben diversi dal 2021 quando - come ricordato da Gianassi - furono 1600, mentre nel 2020 intorno alle mille”.

 

Cinema Odeon Firenze

Su Repubblica

del 25 maggio si legge: “Il cinema Odeon non sarà più un cinema. O meglio, continuerà ad esserlo in una parte molto minoritaria, ma il sacrificio è necessario per continuare ad esistere, a detta della proprietà. Non erano molte le alternative sentite davvero praticabili da Gloria Germani, titolare da decenni con la famiglia della più antica e prestigiosa sala cinematografica della città. Lo ha confessato lei stessa nell’incontro pubblico che si è tenuto alla sede della Giunti, al quale era stata invitata tutta la cittadinanza per presentare nel dettaglio il progetto, attualmente al vaglio della soprintendenza, che trasformerà la storia sala di piazza Strozzi in uno spazio polifunzionale con l’attività prevalente di una libreria”. (…) “Via le poltroncine dalla platea e al loro posto gli scaffali di una nuova libreria Giunti, i dettagli li ha illustrati Martino Montanarini, amministratore delegato della casa editrice fiorentina. I film verranno proiettati solo la sera e lì si potrà vedere solo dalle sedute della galleria, per un totale di 185 posti. Nessun diaframma tra platea e galleria, nessun muro verrà alzato o abbattuto: l’immagine dell’Odeon non cambierà, ma cambierà il contenuto. Di giorno lo schermo verrà sostituito da un ledwall su cui verranno proiettati video e documentari, ai quali gettare un occhio sfogliando i libri, sul palco si terranno presentazioni librarie, letture per bambini, persino esibizioni musicali e il grande foyer di galleria accoglierà bookclub ed incontri con gli autori”. Su Repubblica del 26 maggio un aggiornamento: “Palazzo Vecchio prima di prendere una posizione netta sulla vicenda Odeon vuole esaminare bene e attentamente il progetto. Progetto che, fa sapere l’Amministrazione, non è ancora arrivato sulle scrivanie di piazza Signoria”.

 

Appalti

Su Repubblica del 28 maggio leggiamo “Piazze da riqualificare, scuole da costruire, varianti da realizzare. Tutte ferme. Perché i costi, di energia o di materie prime, sono aumentati, e così le imprese sono andate dalle amministrazioni pubbliche a chiedere un aggiustamento dei contratti. O hanno disertato le gare. Coi cantieri che restano lì, ammezzati o mai partiti, in attesa di un accordo. Ora previsto anche dal Dl Aiuti, che chiede alle Regioni di rivedere i prezzari. In primis per l’edilizia su cui ‘si è abbattuto un doppio tsunami - dice il presidente Ance Toscana Stefano Frangerini -. Una ripresa molto violenta cui il mercato non era preparato e la guerra col caro-energia su produzione e trasporto. E poi il blocco delle cessioni del credito: le imprese, soprattutto più piccole, coi lavori in corso, si sono ritrovate in difficoltà’. Il decreto Aiuti, allora, potrebbe portare ‘una boccata d’ossigeno’, dice Frangerini, ma i problemi ci sono”.

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