25 - 31 luglio 2023
Rassegna stampa locale a tema architettura
Data
31/07/2023
Categorie
Rassegna stampa
Stadio Franchi
Su La Nazione di venerdì 28 luglio si legge che “In attesa che Il governo dia una risposta definitiva sul finanziamento del progetto alternativo presentato dal Comune che consenta dì recuperare in tutto o in gran parte i 55 milioni persi con l'annullamento del decreto Pnrr. c'è il primo passo verso la nuova gara d'appalto. La gara sarà bandita a ottobre e dovrà concludersi nel giro di due mesi per consentire l'avvio dei cantieri entro fine anno. Intanto entro settembre si prevede che venga consegnato il progetto esecutivo per la realizzazione del restyling che dovrà essere fatto in lotti successivi senza interrompere i lavori. Il primo step di ripartenza è proprio l'assegnazione per determina comunale (firmata il 25 luglio dal direttore generale di Palazzo Vecchio, Giacomo Parenti) della realizzazione del progetto esecutivo ad Arup, la società che aveva vinto Il concorso internazionale per la progettazione”.
Su La Repubblica di venerdì 28 luglio si legge “Il direttore generale di Palazzo Vecchio, “mister stadio” Giacomo Parenti giorni ha firmato nei giorni scorsi la determina con cui autorizza una contrattazione con il raggruppamento già vincitore del concorso internazionale (Arup-Mario Cucinella-Cupelloni Architettura Srt, Schinelli e lnpro srl) per ottenere entro il 30 settembre un progetto esecutivo rivisto di ristrutturazione del Franchi “lotto B". Non un progetto da 212 milioni come quello che avrebbe dovuto nascere dalla prima gara andata deserta ma un disegno "ristretto", da 127 milioni di euro. Esattamente quelli che sono cioè nelle disponibilità del Comune, frutto non della scure su cui si è abbattuta la scure europea ma del Pnc. cioè il "Piano nazionale complementare”.
Pnrr
Su Il Sole 24 Ore di venerdì 28 luglio si legge che “la rimodulazione in cabina di regia presentata ieri dal Governo italiano investe 144 dei 349 obiettivi che scandiscono il programma fino al 2026. E definanzia misure per 15,89 miliardi di euro che però – assicura l’Esecutivo – saranno recuperati tra fondi di coesione, revisione del piano nazionale complementare e risorse nazionali. Larga parte dei definanziamenti serve ad alimentare il capitolo aggiuntivo del Repower Eu che vale 19,2 miliardi (solo 2,7 sono nuovi sussidi Ue) e punta su investimenti in infrastrutture energetiche e incentivi a imprese e edilizia per la transizione verde”. S Il Sole 24 ore di sabato 29 luglio si legge che “All’indomani della riscrittura generale del Piano, dalla Commissione Ue arriva il disco verde non solo alla terza rata ma anche alle modifiche degli obiettivi della quarta che, dopo l’inoltro della richiesta di pagamento da parte dell’Italia, dovranno passare al vaglio del Consiglio Ue per l’ok entro le quattro settimane successive”.
Tav
Su La Repubblica di giovedì 27 luglio si legge che “la talpa tris ha iniziato lo scavo del passante per l'Alta Velocità nel cantiere di Campo di Marte. A distanza di 18 anni da quando è stato presentato il progetto (aggiornato un'ultima volta lo scorso anno), lavori stop&go, fallimenti e inchieste della magistratura, uno dei grandi buchi neri di Firenze ha intrapreso il suo percorso che si chiuderà nel 2028 con il sottoattraversamento ferroviario della città e che consentirà la separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità con un costo di 2,7 miliardi”. “L'enorme "talpa", la Tbm (Tunnel boring machine) da 1.500 tonnellate di peso e un diametro di scavo di 9,4 metri – si legge su Il Tirreno - ha iniziato ieri pomeriggio le operazioni di scavo, che si fermeranno subito dopo aver realizzato un primo tratto di dieci metri necessario a creare lo spazio per il montaggio degli ultimi pezzi del convoglio, per poi ripartire senza più soste e completare il suo "viaggio" dopo quasi sette chilometri”.
Cambiamenti climatici
Su La Nazione di giovedì 27 luglio si legge “Uno studio del 2020 di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, ha stimato che in un decennio la crisi climatica (non limitandosi ai danni da alluvioni e frane) abbia comportato 35,6 miliardi di costi (come dire 3,5 all'anno) e un onere procapite che nel 2020 è stato di 41,4 euro a cittadino (in Francia, 60, in Grecia ben 90)”.
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