29 agosto - 4 settembre 2023
Rassegna stampa locale a tema architettura
Data
04/09/2023
Categorie
Rassegna stampa
Loggia Isozaki
Sul Corriere Fiorentino del 30 agosto si legge: “Non è proprio il De profundis definitivo della Loggia di Isozaki ma ci siamo quasi. Ormai sono tutti, più o meno, d’accordo. Il progetto dell’architetto giapponese, recentemente scomparso dopo aver atteso per più di 20 anni che la sua ‘nuova’ uscita del museo vedesse la luce, non s’ha da fare. Di questo l’altro ieri hanno parlato il sindaco di Firenze Dario Nardella, un funzionario degli Uffizi in nome del direttore Eike Schmidt, la soprintendente Antonella Ranaldi e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi - grande detrattore da sempre del progetto Isozaki - nel corso di una riunione che si è svolta a Firenze. Il piano di Sgarbi è presto detto: lui intende sostituire l’uscita come l’aveva pensata l’architetto vincitore del bando di concorso di 23 anni fa, con un’area verde: un giardino dove abbiano spazio piante e aromi locali e dotato di una parte verticale, quella della Biblioteca degli Uffizi, interamente a verde”.
Loggia Isozaki, presidente Crociani
Su Repubblica del 31 agosto si trova un articolo sulla loggia Isozaki. All’interno c’è un’intervista al presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani. “Io non posso che confermare la nostra posizione - dice - cioè quella che non si mettono in discussione gli esiti di un concorso, a meno che non si siano modificate determinate esigenze, ma non mi pare sia proprio questo il caso. Tutto ciò delegittima l’importanza e la forza dei concorsi in generale. La nostra è una posizione che abbiamo da tanti anni, non si possono mettere in discussione gli esiti di un percorso concorsuale”. "Come Ordine ci dispiace non essere stati coinvolti nella riunione di lunedì visto tempo ed energie speso su questo tema”, conclude Crociani.
Pnrr
Su La Nazione del 1 settembre si trova un’intervista all’europarlamentare Beatrice Covassi che dice: “Lo stralcio delle opere potrebbe comportare la loro mancata realizzazione in assenza di coperture alternative. Il taglio dei fondi per la Toscana si tradurrà in un definanziamento di 1679 progetti in ambiti chiave: valorizzazione del territorio, efficienza energetica dei Comuni, rigenerazione urbana, potenziamento di infrastrutture, medicina territoriale, rischio idrogeologico e lotta a emarginazione e degrado sociale. Un colpo durissimo”. Sullo stadio Franchi “è stato sorprendente l’intervento di Bruxelles e la risposta del commissario Dombrovskis all’interrogazione parlamentare che ho sottoscritto in cui si segnalava che la Commissione non fosse tenuta a fare valutazioni di impatto sui singoli progetti. Lo stop al progetto da parte della Commissione costituisce un precedente pericoloso, soprattutto perché è arrivato dopo un anno e mezzo dal via libera”.
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