Architettura rurale La memoria del Paese, disponibili gli atti della conferenza internazionale di ICOMOS Italia
Data
13/11/2024
Categorie
News
ICOMOS Italia ha pubblicato il volume contenente gli atti del convegno internazionale "Architettura rurale: la memoria del paese", tenutosi il 21 e 22 maggio 2022.
Il Convegno ha affrontato il dibattito, tuttora aperto e vivace, che attiene al rapporto tra architettura vernacolare e rupestre con esempi che riguardano le case in grotta e le comunità che hanno continuato a riconoscersi in stili di vita rivolti a quella tradizione che in Italia ha straordinari esempi dalla Liguria alla Basilicata, dalla Campania alla Sardegna, alle realtà insulari come i “Dammusi” a Pantelleria oppure “Le case in pietra” a Ischia.
I contributi raccolti nel volume Architettura Rurale. La memoria del Paese, curato da Beatrice Messeri, testimoniano il raffronto tra esperienze e discipline diverse – dall’antropologia alla geomatica, dalla teoria e filosofia del restauro all’archeologia, dalla tecnica delle costruzioni, fino al monitoraggio satellitare dei siti georeferenziati e alle azioni di manutenzione programmata e di gestione integrata.
Il tema è stato discusso ampiamente con un approccio olistico, coinvolgendo numerosi altri Comitati Scientifici di ICOMOS come teoria e filosofia della conservazione (Theophilos), patrimonio culturale immateriale (ICICH), interpretazione e presentazione dei siti culturali (ICIP), oltre ai comitati scientifici inclusi nell’area definita di applicazione e categorie regionali (Area 4): fortificazioni e patrimonio militare (ICOFORT), patrimonio del XX secolo (ISC20C), ed altri.
Gli interventi dei numerosi relatori hanno illustrato gli sviluppi della ricerca nel campo dell’architettura rurale, riferendola rigorosamente al contesto in cui essa è stata realizzata.
L’architettura vernacolare testimonia, attraverso le sue abilità costruttive, le conoscenze tradizionali delle comunità locali, ponendo in luce il migliore uso dei materiali disponibili, evidenziando le capacità e la creatività di utilizzo dei materiali locali, a volte estremamente semplici e poveri, ma posti in opera con profonda competenza e perizia.
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