Progetti regalati al Comune, la posizione dell’Ordine

Data

17/11/2025

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Comunicati stampa

La presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Silvia Ricceri: “Su via Palazzuolo abbiamo segnalato la criticità all'assessora Biti ma non abbiamo mai ricevuto l'apposita delibera. Ora il Comune avvii un confronto con soggetti pubblici e privati”.

Comunicato stampa

“Negli ultimi anni, anche nei casi di un mercato, di una scuola e della risistemazione di via Palazzuolo, abbiamo assistito al medesimo schema: un soggetto privato compensa il lavoro del progettista, di cui non risulta chiaro il criterio di scelta e affidamento, e poi trasferisce gratuitamente il progetto al Comune. L’Ordine degli Architetti di Firenze ha segnalato al Comune questa criticità, tramite un incontro con l’assessore all’urbanistica Caterina Biti che ha affermato che la procedura su via Palazzuolo era stata oggetto di apposita deliberazione di giunta cui, nonostante il successivo sollecito scritto da parte dello stesso Ordine, non è seguita ad oggi la dimostrazione di tale provvedimento, né tantomeno i suoi contenuti”. È quanto dichiara la presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Silvia Ricceri.

Ricceri osserva che tale “sistema è apparentemente in linea con un generoso spirito collaborativo e con le finalità filantropiche del committente, ma violerebbe lo spirito e la lettera del Codice dei contratti pubblici. Tale Codice richiama infatti il rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, imparzialità e parità di trattamento, che risulterebbero elusi da tali procedure e che vietano alle pubbliche amministrazioni di acquisire prestazioni professionali gratuite. Con tali modalità, che non appaiono ad oggi ancora chiarite, alcuni progettisti entrerebbero nel processo di interventi su opere pubbliche non attraverso gare o concorsi di progettazione, ma per diverse modalità di affidamento tipiche di soggetti privati, che escludono la libera concorrenzialità tra professionisti, prevista dalle norme specifiche e che tutelano la corretta gestione della cosa pubblica”.

La pubblica amministrazione, aggiunge Ricceri, “deve garantire equità e trasparenza nella gestione delle risorse destinate allo spazio urbano e ai beni pubblici – e assicurare che tutti i progettisti abbiano le stesse opportunità di partecipare. Il concorso di progettazione è lo strumento che consente di scegliere il miglior progetto possibile per la città, nell’interesse di tutti”.

“Chiediamo al Comune di Firenze – conclude la presidente Ricceri – di avviare un confronto immediato e costruttivo con i soggetti pubblici e privati che sono interessati a questa rilevata criticità, nonché con la cittadinanza, al fine di interrompere definitivamente questa prassi e ripristinare procedure corrette, trasparenti e conformi alla legge”.

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