Fondazione e Camera di Commercio presentano al MIDA gli strumenti per restauro dell'architettura industriale

Recuperare le architetture industriali in disuso che fanno parte di un vasto patrimonio esistente e, in alcuni casi, sono diventate un'importante testimonianza dell'evoluzione nel tempo delle attività umane, oltre che un racconto dello sviluppo tecnologico e delle tecniche costruttive.

Questo il focus dell’incontro “Il restauro consapevole. Riflessioni metodologiche tra critica e diagnostica”, promosso dalla Camera di Commercio di Firenze, svoltosi ieri all’interno del ricco programma della Mostra Internazionale dell’Artigianato in corso di svolgimento a Firenze fino all’1 maggio che ha visto gli interventi degli arch. Michele Cornieti, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio Firenze-Prato-Pistoia, e dell’arch. Federico Gurrieri, coordinatore delle attività progettuali dello Studio Gurrieri, introdotti dalla Presidente della Fondazione Architetti Firenze, arch. Caterina Bini.

Proprio su queste tematiche la Fondazione, con il contributo di Isobell, ha in calendario nelle prossime settimane un corso che affronterà l’argomento del restauro delle architetture industriali su più fronti. Giovedì 9 maggio, da remoto sulla piattaforma GoToMeeting (inizio ore 14.30), l’incontro su “Quanto costa realizzare un progetto di restauro?”; giovedì 23 maggio, sempre da remoto (inizio 14.30), focus su “Buone pratiche di progetto: esempi”; l’incontro conclusivo in presenza alla Palazzina Reale di Firenze è in programma martedì 4 giugno (ore 14.00) e sarà dedicato a “Umidità, muffa e condensa nelle murature”.