Progettare prossimità: spazio pubblico e mobilità oltre l’auto, il convegno nella Settimana europea della mobilità

Data

23/09/2025

Categorie

News, Convegni

Il 22 settembre alla Palazzina Reale si è tenuto il Convegno “Progettare prossimità. Spazio pubblico e mobilità oltre l'auto" a cura di Fondazione Architetti Firenze e Ordine degli Architetti Firenze, nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità 2025 Future4Cities di Firenze “Si muove la città”.

Il Convegno si è aperto alle 15.30 con l'intervento della Presidente dell'Ordine degli Architetti, Silvia Ricceri che ha sottolineato l'importanza di realizzare politiche urbane sempre più orientate a scelte di pianificazione urbanistica sostenibili per ridurre l'impatto ecologico e favorire un nuovo modello sinergico tra urbanistica e mobilità, in quanto, ha affermato, "Una città senz’auto non è una città povera di mobilità ma più ricca di vita. Costruire città a misura di cittadino significa ridisegnare lo spazio urbano a partire dai bisogni fondamentali: muoversi in sicurezza, respirare aria pulita, accedere a luoghi di socialità e natura. Significa creare quartieri “spugnosi”, articolati come reti neuronali, dove scuola, lavoro, servizi e parchi siano raggiungibili a piedi, in bicicletta o con mezzi condivisi, senza dipendere dall’auto. Viviamo in un’epoca in cui le città non sono più solo luoghi fisici, ma veri organismi viventi: crescono, cambiano, si trasformano. Le politiche urbane rappresentano lo strumento attraverso cui governi e comunità danno forma a queste dinamiche, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e rendere le città più sostenibili, inclusive e innovative”.

La Presidente della Fondazione Architetti Firenze, Caterina Bini si è concentrata sul concetto di “transizione”, parola sempre più usata al punto di essere abusata, svuotata del suo originale significato di cambiamento lento e proficuo, ricordando che alla base della transizione sta un trasformazione culturale che si basa su una comunicazione corretta alla cittadinanza e una formazione continua e approfondita per gli attori del processo di cambiamento (istituzioni, professionisti, ecc.) sulle soluzioni tecnologiche innovative, scelte sostenibili. In questo senso la Fondazione Architetti Firenze si adopera per comunicare e formare con eventi e iniziative di vario genere non solo i professionisti e gli addetti ai lavori ma anche la cittadinanza, organizzando manifestazioni - come il Convegno stesso - aperte a tutti e gratuite.

Il Consigliere della Fondazione Architetti Firenze, Simone Scortecci ha quindi illustrato i numerosi incontri ed eventi messi in essere negli anni dalla Fondazione in merito al tema della città a misura d’uomo, in cui sia possibile una vita di prossimità, ossia quelle tematiche che rientrano nel progetto “Oltre l’auto: la città a misura di chi la vive”, avviato nell’ottobre 2024 con il convegno “Post car city, nuovi spazi per città in trasformazione”. Tutte iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere un confronto tra i diversi soggetti coinvolti (amministratori, tecnici, esperti del settore, ricercatori) per superare la centralità dell’automobile nella città contemporanea, restituendo spazio, qualità e prossimità alle persone.

La Prof.ssa Silvia Rossetti dell’Università degli Studi di Parma ha presentato una ricognizione a scala nazionale ed europea delle più importanti strategie e buone pratiche relative alla mobilità urbana sostenibile, evidenziato tra gli altri interventi leggeri di “riappropriazione” di spazio pubblico a basso costo e di facile attuazione, illustrando progetti di walkability e street experiments (come trasformazione di segnaletica, di aree pedonali, di parklet, la rifunzionalizzazione di sezioni di strade in spazi pubblici, inaccessibili al traffico urbano. ecc.) che, se inquadrati in una pianificazione strategica, possono diventare di cruciale importanza per realizzare città a misura d’uomo. In altri termini, spiega, Rossetti, “non ci può essere urbanistica tattica senza strategia perché si arrivi a soluzioni effettivamente efficaci”.

Il prof. Francesco Alberti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze ha invece tenuto un intervento introduttivo all'avvio della tavola rotonda che ha poi coinvolto gli Amministratori. Alberti ha sottolineato come, seppur dei progressi considerevoli in ambito di pedonalizzazione dei centri storici siano già stati fatti, oggi sia necessario affrontare nuove sfide, come quella rappresentata dalla transizione climatica e dalla strategia richiesta dal Green Deal europeo, che impone nel 2050 la riduzione delle emissioni in ambito urbano del 90%. Questo tipo di obiettivo è raggiungibile in tre tappe: 1. evitare la mobilità motorizzata quando non strettamente necessaria, 2. trasferire quota degli spostamenti meccanizzati su mezzi di trasporto più sostenibili, 3. migliorare le prestazioni dei veicoli. In questo senso è opportuno integrare reti ambientali e pedonali, riconnettere servizi e luoghi di aggregazione, dare priorità a TPL, pedoni e ciclisti, riservare attenzione all'accessibilità, alla sicurezza e al microclima (ombra, sedute, attraversamenti, illuminazione).

A seguire si è tenuta la tavola rotonda con gli Amministratori Andrea Giorgio, Assessore a Mobilità e Viabilità, Tramvia, Transizione ecologica, Sicurezza urbana e Polizia municipale Comune di Firenze, Caterina Biti, Assessora all'Urbanistica, Decoro urbano e Toponomastica Comune di Firenze, Yuna Kashi Zadeh, Vicesindaco Assessore a Mobilità e Infrastrutture, Comune di Scandicci, Corso Petruzzi, Assessore Comune di Bagno a Ripoli, Claudia Pecchioli, Vicesindaca e assessora ai Lavori Pubblici, Mobilità, Sviluppo Economico e Protezione Civile Comune di Sesto Fiorentino e Andrea Tagliaferri, Sindaco di Campi Bisenzio.

La tavola rotonda ha messo proficuamente a confronto le politiche per la mobilità messe in essere dai comuni rappresentati e reso possibile un dibattito e uno scambio di prospettive particolarmente apprezzato dal pubblico e dai relatori stessi, che hanno riconosciuto l’importanza di avere un’occasione di incontro e riflessione comune.

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