Fino a 7 cfp

La fotografia post-digitale come indagine sociale + sessione fotografica a Sollicciano

Categoria

Comunicazione

Modalità

In presenza

Organizzato da

Ordine e Fondazione

N° incontri

2

Date e Orari

10/06/2025 14.30 - 17.30

18/06/2025  14.30 - 18.30

Luogo

Sala corsi Palazzina Reale Firenze (10 giugno), Carcere di Sollicciano (18 giugno)

Allegati

Due appuntamenti per approfondire la cultura dell’immagine nell’era digitale e sperimentare uno sguardo personale sul tema della rappresentazione urbana e della periferia.

Il corso si articola in due incontri, uno teorico e uno pratico, condotti da Andrea Vierucci, fotografo di architettura, interior e cinema.

I due incontro rientrano nel percorso La fotografia come cura per la città, promosso da Fondazione Architetti Firenze in collaborazione con Fondazione Studio Marangoni e Università degli Studi di Firenze, che propone la fotografia come strumento di lettura e rigenerazione dello spazio urbano.

La cultura della visione fotografica post digitale

10 giugno ore 14.30 - 17.30
Sala Corsi, Palazzina Reale di Firenze SMN

La diffusione della tecnologia digitale ha da un lato avvicinato alla fotografia un gran numero di persone, facilitate dalla semplificazione tecnica insita nelle nuove fotocamere e in telefoni cellulari sempre più performanti, dall’altra rischia di produrre un imbarbarimento del linguaggio e una reale perdita della capacità di analisi dello spazio circostante. Analizzeremo il percorso necessario a scoprire i simbolismi presenti nel paesaggio e nell’architettura e a re-individuare un approccio personale al racconto fotografico, nel quale l’osservazione dei particolari può aiutarci a codificare una nostra personale visione e a tradurla in fotogramma.

Sessione fotografica in esterna nell’area circostante il carcere di Sollicciano

18 giugno ore 14.30 - 18.30

Obiettivo dell'incontro non è imparare a fotografare, ma sperimentare un modo personale di vedere il luogo.

Territorio di frontiera, incluso e allo stesso tempo escluso dall’ambito urbano, l'area attorno a Sollicciano, è soglia fra mondi diversi. Agricoltura, infrastrutture e città frammentata si mescolano in una convergenza di realtà molto lontane tra loro.

La fotografia può diventare “una cura per la città”, fungere da aspirazione a un senso perduto, orientare verso la bellezza e la costruzione di luoghi di socialità e aggregazione, oltre che innovativo motore di trasformazione urbana e culturale.

Una fotografia che non solo presenti lo stato di fatto di questa periferia, ma si ponga come rammendo sul suo tempo e spazio, curando il degrado e colmando la mancanza di un senso di appartenenza.

Non sono richieste attrezzature particolari: chi è in possesso di una macchina fotografica può portarla, chi non la ha, può tranquillamente fotografare con il proprio smartphone.

Le fotografie dello shooting saranno esposte durante il Festival della nuova città della Fondazione Michelucci, che si terrà alle Murate a settembre 2025.

L'incontro è un'attività nell'ambito del progetto dell'Università degli Studi di Firenze I CARE: un laboratorio congiunto tra carcere, città e Università.

Docente

Fotografo di architettura, interior e cinema, condividerà il suo approccio analitico attraverso l’analisi di immagini volte a evidenziare la differenza tra documentazione e racconto interpretativo oltre alla connessione affascinante tra cinema e fotografia. Dopo la parte teorica affronteremo insieme un pomeriggio di reportage nel quale provare a mettere in pratica una nostra idea di racconto, priva di ansia da prestazione tecnica.

Iscrizioni

Quota iscrizione: 65,00 euro per architetti iscritti a Firenze e di 86,00 euro per gli esterni.
Chiusura iscrizioni: 8 giugno

Frequenza

La frequenza agli incontri è obbligatoria. Previsto rilascio dei crediti ai fini dell’assolvimento dell’obbligo formativo per gli architetti solo frequentando ogni singolo incontro per l’intera durata

Attivazione e rinunce

L’iscritto che non parteciperà al corso avrà diritto al rimborso della quota versata solo se invierà comunicazione della sua rinuncia tramite mail entro 72 ore dalla data di inizio del corso. Eventuali disdette telefoniche non saranno prese in considerazione. Oltre questo termine fino al giorno precedente la data di inizio corso, verrà trattenuto il 30% (più IVA) della quota già versata emettendo regolare fattura. A corso già avviato non è previsto rimborso della quota versata. Qualora il corso non fosse attivato per motivi legati alla disponibilità dei docenti o al mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti, la FAF si riserva di comunicare in qualsiasi momento, l’annullamento e/o lo spostamento delle date delle singole lezioni o dell’intero corso. Qualora il corso subisse variazioni per motivi legati alla disponibilità dei docenti, la FAF si riserva di comunicare in qualsiasi momento, l’annullamento e/o lo spostamento delle date delle singole lezioni o dell’intero corso.