Rassegna stampa 15 - 21 settembre 2025
Le notizie della settimana a tema architettura nell'area fiorentina
Data
22/09/2025
Categorie
Rassegna stampa
Stadio Franchi Firenze
Sul Corriere Fiorentino del 15 settembre si legge: “Il ritorno della Fiorentina allo stadio Franchi (con la sindaca Funaro in tribuna) per la sfida contro il Napoli, dopo le prime due gare di serie A giocate in trasferta e il preliminare di Conference a Reggio Emilia, ha mostrato ai tifosi viola i progressi dei lavori di ristrutturazione effettuati durante questa estate senza partite. Sabato sera ha fatto bella mostra di sé la pensilina della Tribuna (divenuta da color mattone a bianca) che è stata completamente restaurata, mentre la torre di Maratona resterà ancora abbracciata dai ponteggi per diverso tempo. Ma il cuore dei lavori è senza dubbio rappresentato dall’edificazione della nuova curva Fiesole: una tribuna rettilinea da 10.061 posti che sorgerà davanti al vecchio settore e che, assieme a metà Maratona e la adiacente Tribuna laterale, fa parte del lotto dei lavori che andrebbero terminati in tempo per poter garantire l’apertura al pubblico per festeggiare il centenario viola che cadrà a fine agosto 2026, tra meno di un anno. Questa parte di impianto dovrà essere resa indipendente dalla restante per consentire il ribaltamento dell’attuale area di cantiere e costruire la nuova curva Ferrovia. Tra la fine di agosto e la prima metà di settembre certi interventi per la nuova curva, a colpo d’occhio, sembrano aver subito comunque un’accelerazione. Ultimati i lavori nella parte interrata del settore, è arrivato il tempo delle cosiddette «opere in elevazione». Si tratta di completare i setti (i pali) che sosterranno sia i gradoni della Fiesole, sia (all’estremità) parte della copertura: la grande «L» che riparerà il pubblico di Fiesole, Maratona e Tribuna laterale (esternamente alle gradinate poggerà su una serie di colonne). Col procedere dei cantieri, quando si potrà iniziare a montare il telaio della copertura, dovranno essere dismesse le due torri faro nord e l’illuminazione del terreno di gioco diventerà «mista»: le due torri lato Ferrovia e i proiettori montati su una struttura provvisoria (detta «americana») lato Fiesole”.
Ex cinema Eolo Firenze
Su Repubblica del 15 settembre si legge: “Si intravede ancora la biglietteria al termine del lungo corridoio di accesso all’ex cinema Eolo di Borgo San Frediano, che, riaperto nei giorni scorsi dopo anni di silenzio, ha subito attirato la curiosità di residenti e passanti. «Sono iniziati i lavori di sgombero, pulizia e smaltimento dei materiali propedeutici alla partenza dei lavori, a breve, con l’obiettivo di concluderli entro il 2026», spiega a Repubblica Andrea Duranti, del Gruppo AD Casa, proprietario dell’immobile. «Lo abbiamo acquisito nel 2018, mentre il progetto che porteremo sicuramente in fondo è lo stesso che ha ottenuto la concessione nel 2020».
L’obiettivo è realizzare «un piccolo albergo, 1.000 metri quadrati, solo 16 camere al piano primo e secondo, una camera con accesso privato alla spa, al piano terra solo la reception e poi tutto spazio commerciale». Inizialmente nell’ex cinema dell’Oltrarno, era prevista la realizzazione di un supermercato. «Ci fu un interesse — ricorda Duranti — ma il progetto non fu portato avanti». Oggi, l’altro progetto, quello di realizzare un’attività ricettiva nel cuore dell’Oltrarno, è datato 2018 e fu approvato prima dello stop ai nuovi hotel in centro. «L’albergo è piccolo — spiega — appena 16 camere, e non è detto che non possano esserci correttivi che vadano incontro alle esigenze dei residenti, anche se il progetto è quello già approvato». Ma l’aspettativa è più di un auspicio «sicuramente — sottolinea Duranti — il rione accoglierà la riqualificazione in modo positivo, perché migliora un punto che ora purtroppo è abbandonato». Nella convinzione che «ci sia riconosciuta la qualità di lavorare per riqualificare la città: ricordiamo l’intervento al Poggetto oppure il coinvolgimento nella riqualificazione dei Lupi di Toscana, senza dimenticare il terreno venduto al centro sportivo della Fiorentina. Da fiorentini ci interessa migliorare la città»”.
Cubo nero
Su La Nazione del 18 settembre si legge: “L’affaire cubo nero che svetta da corso Italia continua a far discutere. E questa volta è direttamente il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a parlarne. E lo fa con frasi e termini inequivocabili, tranchant, che non lasciano spazio alle interpretazioni. 'Sappiamo che Firenze poteva essere amministrata molto meglio sotto il profilo della tutela del paesaggio urbano. Su questo dovreste interrogare i sindaci di Firenze ma forse lo farà qualcun altro (il riferimento all’indagine che sta svolgendo la Procura del capoluogo è lapalissiano, ndr). Per quanto riguarda il nostro giudizio non può che essere negativo, siamo sbalorditi'.
Al ministro, ieri sera, hanno risposto l’assessora all’Urbanistica Caterina Biti e il presidente della Commissione Urbanistica Renzo Pampaloni (Pd). Per la prima, 'sentendo il Ministro parlare di chi si deve occupare di tutela del paesaggio ci viene il preoccupante dubbio che non conosca i procedimenti. Saremo lieti quindi di inviargli – se vorrà – il link per riguardare la Commissione Urbanistica dello scorso 3 settembre dove i passaggi dei procedimenti e gli enti che se ne occupano sono stati esaminati, spiegati e condivisi in maniera puntuale ed esaustiva'. Per il secondo, Giuli 'deve sapere che le armi in mano ai sindaci sono limitate: la politica non può mettere mano nelle scelte di dettaglio, in questo caso sulla scelta architettonica, anche per evitare sovrapposizioni difficilmente gestibili e che recentemente sono state oggetto anche di contestazione'. Intanto, la Soprintendenza, finita al centro delle polemiche per le autorizzazioni rilasciate per il restauro dell’ex Comunale, ha finalmente inviato un dettagliato dossier al ministero che sta effettuando tutte le verifiche del caso. Una copia della relazione è finita anche sul tavolo di Giuli che ora ha deciso di vederci chiaro e di capire se vi siano o meno responsabilità da parte degli uffici di piazza Pitti all’epoca retti da Andrea Pessina”.
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