2 – 8 maggio

Rassegna stampa

Data

08/05/2023

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Stadio Franchi

Su La Nazione del 3 maggio si legge: “Tutto e subito. Per il restyling del Franchi Nardella punta ancora a ottenere i 55 milioni dal governo. Perché i no per adesso sono arrivati solo a parole, mentre il via libera al finanziamento Pnrr è stato dato da un decreto interministeriale di un anno fa. Insomma, per i soldi negati dalla commissione europea ‘credo che il governo non possa non prendersi l’impegno a trovare una soluzione per sostituire queste risorse’, spiega il sindaco. Tra l’altro il ministro dello sport Andrea Abodi più volte ha rimarcato la necessità di fare investimenti pubblici per rinnovare gli stadi italiani, per la candidatura a Euro 2032”. (…) “Alla fine, se i soldi non dovessero arrivare, c'è la exit strategy: ‘Abbiamo fatto molte opere pubbliche in vari step. Si guardi al teatro dell’Opera: era un progetto unico ed è stato fatto a step. Ed è costato complessivamente 262 milioni”, ha detto Nardella. Sul Corriere Fiorentino del 6 maggio si trovano le parole di Elisabetta Margiotta Nervi, segretaria generale della Pier Luigi Nervi Foundation: “Siamo la barzelletta d’Italia, farsi sfuggire i soldi è una cosa scandalosa - ha detto -. C’è qualcuno che ha voluto gestire tutto in prima persona, Nardella, che ha fallito un’occasione d’oro per Firenze”.

Urbanistica Firenze

Su Repubblica del 5 maggio si legge: “Il sindaco Nardella e l’ex assessore all’urbanistica Cecilia Del Re lo hanno presentato come ‘una svolta urbanistica’, ma le 186 trasformazioni previste dal nuovo strumento di pianificazione urbanistica di Firenze (il Poc, appena adottato e ora in attesa delle osservazioni) ‘non sembrano in realtà avere la forza di produrre la declamata inversione di rotta’ rispetto all’attuale visione di città, ‘ttuta centrata su rendita e overtourism'. Ne è convinta Italia Nostra che al Poc dedicherà il 6 maggio una giornata di confronto e dibattito tra urbanistici, architetti, paesaggisti, esperti, con l’obiettivo, si spiega, ‘di informare i cittadini sulle scelte del Piano, offrire materiali per osservazioni, e un processo autogestito di partecipazione’. Italia Nostra, dirà il presidente Leonardo Rombai, punta il dito non solo contro le ‘tante operazioni già convenzionate per immobili per lo più destinati a diventare mega-resort’, ma acne contro ‘le tante operazioni’ previste ‘di recupero di edifici, anche di pregio storico, con interscambio di funzioni residenziali, direzionali e di servizi’ nonché ‘come nuovi studentati’, che non saranno certo scoraggiati ‘dal 20% obbligatorio di posti a prezzo calmierato’”.

Viale Redi Firenze

Su La Nazione del 5 maggio si legge: “Non c’è pace per viale Redi. La strada è al centro di un progetto di riqualificazione urbana che prevede la sostituzione dei 52 pini a centro carreggiata con 106 piante di ginkgo biloba. L’intervento serve anche per risolvere alcuni problemi che gli alberi hanno causato ai sottoservizi e al manto stradale: le loro radici sono invasive e hanno spaccato asfalto e fognature”. Residenti e associazioni protestano con manifesti e cercando di evitare il taglio degli alberi. L’ultimo provvedimento del Comune, che ha disposto la sostituzione di 17 pini tra via Tozzetti e via Bellini, ha provocato una mobilitazione popolare”.

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