Rassegna stampa 1 - 7 ottobre 2024

Stadio Franchi

Su La Nazione del 1 ottobre si legge: “Un puzzle composto da tre maxi tessere. Tutte ancora da incastrare per avere l’immagine chiara di quale sarà il destino del Franchi. Ma, soprattutto, in quale tempi questo destino si compirà. Il rompicapo stadio per Palazzo Vecchio resta tutto da risolvere. La proposta del patron viola, Rocco Commisso, di offrire fondi per concludere il restyling in campo di ‘controllo’ e probabilmente una maxi concessione, è ancora nell’aria. Forse, sarà anche al centro dell’incontro fra tecnici del Comune e quelli della Fiorentina che si terrà entro la fine della settimana. L’obiettivo del vertice, al quale non è esclusa la partecipazione della sindaca Funaro e di Commisso stesso: abbozzare un cronoprogramma per due stagioni”.

Alberi

Sul Corriere Fiorentino del 2 ottobre si legge: “Finora tre platani e due pini sono stati abbattuti tra viale Ometti e viale Righi, al Salviatino, per dei lavori su una nuova rotatoria. O come riporta più tecnicamente un cartello, per ‘interventi di razionalizzazione e fluidificazione del traffico’. I cantieri - cominciati lunedì - andranno avanti per 150 giorni, con un costo di 500mila euro. Ma le ruspe apparse all’improvviso hanno suscitato stupore e forte contrarietà tra i residenti della zona e gli abitanti del quartiere di Campo di Marte”.

Caffetteria Frescobaldi

Sul Corriere Fiorentino del 3 ottobre si legge: “Un colpo al regolamento Unesco, che nel suo complesso regge all’urto del Consiglio di Stato, ma incassa comunque un ridimensionamento: secondo i giudici romani di Palazzo Spada, il blocco delle licenze deciso da Palazzo Vecchio resta valido, ma i ristoratori in determinati casi hanno diritto di ampliare i locali coinvolti dall’attività. Tutto nasce da piazza Frescobaldi e dalla società Flora sul, proprietaria della Caffetteria Frescobaldi, che ora ha vinto la battaglia giudiziaria per allargare il proprio locale”.

Tav Firenze

Si legge su Repubblica del 3 ottobre: “A un passo dalla Fortezza, uno dei punti più delicati del passante sotterraneo per i treni ad alta velocità che la talpa Iris sta scavando nella pancia di Firenze. Partita a novembre scorso, ha percorso 1.630 metri e in questi giorni è arrivata a metà della strada che la porterà alla futura stazione Foster, cioè alla fine di viale Lavagnini, uno dei punti nevralgici della città considerando il traffico e i cantieri della tramvia. (…) La talpa ‘gemella’ si metterà in modo a metà novembre e solo allora riceverà un nome”.