Rassegna stampa 29 settembre - 5 ottobre 2025

Le notizie della settimana a tema architettura nell'area fiorentina

Data

06/10/2025

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Rassegna stampa

Cubo nero

Su Repubblica del 30 settembre si legge: “Un grande cubo nero fatto di scatoloni, buttato giù sulle note di 'The Wall' dei Pink Floyd, così culmina l'iniziativa 'In-cubo speculazione' organizzata ieri sera da Salviamo Firenze per viverci presso l'ex Teatro Comunale. Oltre 150 persone e 30 cubi sparsi nella nuova area pedonale. 'L'obiettivo è lanciare l'invito alle istituzioni ad aprire un dialogo con le parti sociali e con i cittadini – spiegano gli organizzatori – affinché di cubi neri non ce ne siano più, non tanto per la mera questione estetica, quanto per le funzioni, che devono essrere a servizio dei residenti'”. Su Repubblica del 1 ottobre si parla dello scontro tra il ministro Giuli e la sindaca Sara Funaro sia sul cubo nero che sulla Pergola.

Sul Corriere Fiorentino del 2 ottobre si trovano le parole dell'architetto Massimiliano Alvisi secondo cui “l'errore è pensare a destinazioni uniche”. Secondo Alvisi “Il problema non riguarda solo Firenze o l'Italia, ma gran parte del Sud dell'Europa dove il turismo è esploso in modo straordinario. Questo non consola, ma se oggi vogliamo conservare spazi pubblici e preservarli nella loro identità, l'unica possibilità è un partneriato a tre: pubblico, privato e associazioni. I grandi contenitori devono diventare fabbriche di creatività, non congelati a residenza o a ricettività. Altrimenti la città scompare”.

Via Mariti Firenze

Su Repubblica del 30 settembre si legge: “Per un anno e mezzo la terra di quel cantiere, ormai invaso da sterpaglie incolte tra le macerie di cemento, era stata calpestata solo dagli investigatori di polizia. E dai periti che faticosamente hanno cercato di scoprire le cause del crollo che il 16 febbraio 2024 portò alla morte di 5 lavoratori, impegnati nella costruzione del supermercato Esseluga in via Martiti a Firenze. Ieri mattina, per la prima volta, camion e operai sono rientrati a lavorare oltre la recinzione. Non per far ripartire la costruzione del supermercato, sul cui destino ancora non c’è certezza. Ma per iniziare i lavori di messa in sicurezza dell’area, seguendo un progetto presentato da Esselunga come richiesto da un’ordinanza di Palazzo Vecchio. Si tratta di un primo round di attività — svolte da La Villata, società legata al gruppo Esselunga — che dureranno 20 giorni, secondo il cronoprogramma. Saranno, tra gli altri, smontati alcuni pannelli murari che erano stati eretti prima del crollo. Successivamente, scatteranno alcune opere di ripristino necessarie alla riapertura del tratto di via Da Empoli, compreso tra via dei Marignolli e Via Mariti, che fino ad oggi era rimasto chiuso. La conclusione di questo secondo lotto di lavori è fissata per la metà di novembre. L’area resterà ancora sotto sequestro. Più avanti, quando l’intero perimetro sarà sicuro, vigili del fuoco e ispettori dell’Asl Centro svolgeranno una relazione per verificare che tutto sia in regola. A quel punto, dopo il via libera della Procura, potrà cominciare a delinearsi un nuovo futuro per il cantiere.

Rimane da capire se sarà effettivamente edificato il supermercato, come da progetto originario. Dallo scorso anno quel quadrato è stato un buco nero per i residenti della zona. In tanti ricordano benissimo quel boato poco dopo le 8: la trave che si spezza e travolge senza pietà tutto ciò che ha sotto di sé. La nube di polvere che riempie le facce delle decine di operai attorno: il grido disperato dei feriti. Chi scappa. Chi si precipita, impotente, a soccorrere i colleghi rimasti schiacciati dalle macerie. Sul telo verde che circonda il cantiere in via Mariti rimane ancora oggi la scritta con i loro nomi: Mohamed Toukabri (54 anni), Mohamed El Farhane (24), Taoufik Haidar (45), Bouzekri Rahimi (56), Luigi Coclite (60 anni). «Non dimenticate» si legge. Per quel disastro, la Procura ha indagato tre persone: Alfonso D’Eugenio (ex legale rappresentante di Rdb, azienda costruttrice della trave), Carlo Melchiorre, ingegnere responsabile dell’ufficio calcolo della stessa azienda, Marco Passaleva, ingegnere incaricato di dirigere i lavori strutturali”.

Caddy Firenze

Sul Corriere Fiorentino del 2 ottobre si legge: “Dal 15 ottobre i caddy saranno vietati nell’area Unesco di Firenze.  Palazzo Vecchio ha pubblicato il bando per il rilascio di 24 nulla osta per le navette, come previsto dal regolamento Unesco, che potranno circolare solo su due itinerari prestabiliti, con un massimo di 12 per itinerario. «E’ un passo concreto per mettere ordine in un contesto che ha visto proliferare troppi mezzi aticipi, e per dare un servizio su due percorsi utili per chi visita Firenze», spiega l’assessore al turismo e sviluppo economico, Jacopo Vicini.  E sulle proteste annunciate dagli autisti ed esercenti dei caddy aggiunge: «Il dialogo c’è stato. Siamo consapevoli che il provvedimento avrà impatto sui fatturati di alcune aziende ma la qualità della vita dei residenti e la tutela della vivibilità del centro storico sono le nostre priorità. Così raggiungeremo un equilibrio corretto tra esigenze dei residenti e dei turisti». Per le domande per il nulla osta si dovrà fare una “corsa”: si potranno presentare il 15 ottobre dalle ore 9 alle ore 13 e l’ordine di arrivo cronologico formerà l’elenco provvisorio. Gli itinerari sono due, uno da piazza Ferrucci al piazzale Michelangelo e al viale dei Colli, l’altro sui lungarni da piazzale Vittorio Veneto a ponte Santa Trinita e ritorno.

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