Rassegna stampa 4 - 10 agosto 2025
Le notizie della settimana a tema architettura nell'area fiorentina
Data
10/08/2025
Categorie
Rassegna stampa
Giardini viale Malta
Su Corriere Fiorentino del 5 agosto si legge: “Debutto per le aree fitness e giochi del nuovo parco di viale Malta, completatate negli ultimi giorni. In attesa dell'ultima parte dei lavori di riqualificazione dell'area verde a Campo di Marte il Comnue, infatti, ha già aperto al pubblico gli spazi pubblici con le attrezzatue per il fitness e la ginnastica, le nuove panchine, l'area giochi di ultima generazione e un percorso pedonale nella parte del verde pubblico. L'intervento nel cuore del Quartiere 2 sarà completato in autunno e prevede un investimenot di quasi 300mila euro”.
Via degli Artisti Firenze
Sul Corriere Fiorentino del 6 agosto si legge: “Un altro pezzo della Culla dell’Arte se ne va. Siamo nella zona di Firenze dove dalla fine dell’Ottocento si concentravano gli studi degli artisti. Più di due anni fa il «Gruppo Donatello» in fondo a via degli Artisti, a pochi metri dall’omonima piazza, era stato costretto a chiudere i battenti per il mancato rinnovo del contratto di affitto. Ora emerge che al suo posto nascerà un negozio, come spiega il cartello affisso sul portone che avvisa dei lavori di ristrutturazione e del cambio di destinazione d’uso: da direzionale a commerciale. Secondo quanto riferiscono alcuni residenti l’immobile ora è nelle disponibilità della farmacia che si trova dalla parte opposta della strada, e che potrebbe così ampliare i propri spazi di vendita.
(…) Ma in via degli Artisti da diversi lustri ha chiuso il corniciaio del signor Stanziani, un altro luogo di ritrovo degli artisti che ora ospita un supermercato. Nella bottega dello Stanziani si potevano incontrare maestri del Novecento come Oscar Gallo, Dino Caponi ed Enzo Faraoni, o l’ex direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze Domenico Viggiano. Non dissimile la vicenda del corniciaio Paolo Forlai, che nella vicina via Masaccio, giusto dietro l’angolo, vendeva cornici a Ottone Rosai, Dino Caponi, Gianni, Vagnetti, Michele Gordigiani, Antonio De Vit, Enzo Faraoni. E in via degli Artisti sono molti i pittori e gli scultori che hanno lavorato qui: da Giovanni Dupré, alla sua nipote Amalia Ciardi Dupré, fino a Nano Campeggi. Non è un caso, perché quegli immobili furono fatti costruire alla fine dell’800 a condizione che fossero affittati solo ad artisti. In questi locali, con grandi finestroni che fanno arrivare la luce da Nord (generando ombre dolci ed evitando variazioni di colore), hanno vissuto anche tanti artisti stranieri. Ma da diverso tempo quella antica destinazione d’uso non esiste più e parecchi studi sono stati trasformati in moderni loft. Il mondo e le città sono cambiati e anche l’arte non è rimasta immune. Lo svuotamento progressivo dei pezzi che componevano le «Arti del Disegno» fiorentine evidentemente fa parte di questa evoluzione”.
Piazza Brunelleschi Firenze
Sul Corriere Fiorentino del 7 agosto si legge: “Secondo i programmi iniziali quel cantiere avrebbe dovuto durare sei, sette mesi e si sarebbe dovuto chiudere al massimo a gennaio scorso. Ma il rifacimento di piazza Brunelleschi a Firenze, inaugurato il 29 luglio 2025, arriva a compimento soltanto oggi, 7 agosto 2025, quando saranno portate via le ultime transenne e gli operai passeranno a tracciare le strisce orizzontali sulla nuova pavimentazione. Con la riapertura al traffico che avverrà al massimo l'8 agosto. 375 giorni di apri, chiudi, rinvia, sospendi, di gimkane tra le transenne o di sbarramenti sin da via del Castellaccio, che hanno creato non pochi disagi, tra intoppi burocratici nello stipare in deposito le vecchie pietre del lastricato, pacchi di pietre incellophanate che misteriosamente andavano e venivano, un rinvenimento archeologico (questo sì impreventivabile) di mura quattro-cinquecentesche e altre misteriose lunghe interruzioni dei lavori. Puntualmente segnalate dalle proteste dei residenti spazientiti. Il risultato, oltre un anno dopo, è una piazza certamente migliorata rispetto allo stato di degrado in cui versava prima dei lavori: un pavimento liscio, dove le sospensioni di auto, moto e bici non rischiano di rompersi, marciapiedi a posto, dove non si rischia di cadere, un aspetto ordinato con lo stop al caos alla sosta, che non potrà più essere improvvisata e selvaggia grazie alla nuova isola pedonale al centro della piazza. Di peggio, oltre al fatto che il verde promesso e le panchine dovranno ancora attendere, c’è che le vecchie pietre sono state rimpiazzate da quella che Palazzo Vecchio chiama «pavimentazione colorata in asfalto grigio» (anche se il colore è rosso bordeaux) o «asfalto architettonico». Le pietre che, di cantiere in cantiere, vengono via via tolte dalle strade del centro storico di Firenze, in piazza Brunelleschi restano solo nei marciapiedi e nell’isola pedonale”.
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